Vita nascente, priorità per il nostro futuro
In collaborazione con l’Istituto superiore di scienze religiose (Issr) di Novara e col patrocinio dell’Ufficio nazionale di pastorale della salute, l’Associazione difendere la vita con Maria organizza, a partire dal prossimo 5 febbraio 2022, un corso pilota di Pastorale della vita che si svolgerà nella nuova sede dell’Issr (via Dominioni 4, Novara).
Tale corso presuppone un momento articolato di raccolta di temi in vista di una adeguata sintesi in grado di raccordare i molteplici sviluppi connessi alla tematica della vita nascente e dei bambini non nati. Articolato in 8 moduli di tre ore ciascuno più un evento finale a Roma, prevede la partecipazione di studenti in presenza oltre ad altri collegati on line. Tali studenti saranno in parte i referenti delle commissioni locali dell’Associazione difendere la vita con Maria sparse in tutte le regioni d’Italia, oltre a persone a diverso titolo interessate al tema. I moduli prevedono una parte espositiva e un’altra laboratoriale sviluppata dall’ISSR. Obiettivo del corso è formare operatori della Pastorale della vita raccogliendo indicazioni per la successiva elaborazione di un documento pastorale o di un manuale operativo sul tema della vita nascente, compresi i risvolti prenatali in cui la vita viene meno.
Tra i moduli previsti segnaliamo una particolare attenzione agli aspetti demografici che, come avverte l’Istat, stanno drammaticamente segnando l’immediato futuro dell’Italia. Sarà proprio il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, a tenere questa lezione il prossimo 19 marzo, festa di san Giuseppe, icona dell’accoglienza e della cura della vita. La lettura del caso italiano, interpretato sinteticamente come inverno demografico, cercherà di individuare gli elementi significativi non solo per descrivere l’attuale situazione, ma per operare un cambio di prospettiva sotto il profilo culturale e sociopolitico.
Sarà il vescovo di Novara, Franco Giulio Brambilla, a inaugurare il corso accademico e suggerire le strade per le linee guida di quel cammino sinodale che la Chiesa sta vivendo e dove la convergenza sul denominatore comune della vita possa rendere efficaci l’accoglienza e la cura. Cura che l’Ufficio nazionale della pastorale della salute mette in atto, e che avrà il supporto delle competenze pedagogiche, etiche e giuridiche della prevenzione e dell’accompagnamento, offerti dai docenti e dagli esperti, come si può leggere nel programma.